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Auguri a La Stirpe di Belial


Oggi è il terzo anniversario del concepimento di questa saga, perciò non ho potuto fare a meno di ripensare agli eventi che hanno portato alla sua nascita.

Era il 23 dicembre 2012, tardo pomeriggio. Quella sera ci saremmo incontrati a cena con tutta la mia famiglia (l'ho già detto, ma lo ripeto: noi siamo oltre una ventina in prossimità delle feste).

Non avevo molta voglia di chiasso e persone intorno a me; ero reduce da notti insonni a causa di piccoli problemi di salute della nostra bimba di 3 anni e onestamente volevo solo chiudermi in un bunker atomico e buttare la chiave. Allo stesso tempo però volevo riabbracciare le mie nipotine arrivate da lontano.


Alla fine, ovviamente, scelsi la famiglia su ogni mia egoistica pretesa di pace, e iniziai a prepararmi. Nostra figlia dormiva pacificamente nella sua cameretta.

Mio marito era in bagno con me mentre mi facevo la doccia (lui era impegnato in altro). Dovete sapere che la mia dolce metà è un uomo di pochissime parole. Solitamente si esprime a versi. Ad esempio:

- "Eh." significa che non sa cosa rispondere e che attende ulteriori spiegazioni su quanto gli ho detto;

- "Mh-hm" significa che ha registrato quanto gli ho appena detto e in linea di massima concorda, a meno che non gli passeggi sulle "bobbine di trasmissione";

- "Mh-hmmm?" significa che quanto ho detto è passibile di revisione, ma in quel momento non ha nè tempo nè voglia di discuterne;

- "Mh" significa solitamente che ha sentito, ma non gli piace molto quanto gli ho appena detto oppure l'ho distolto da pensieri più interessanti;

- "Ok" che vuol dire che concorda pienamente e per lui il discorso è chiuso;

- "H" che vuol dire che proprio non se ne parla, pessima idea.

Mentre mi stavo facendo la doccia, nello specifico mi stavo passando lo shampoo sui capelli, riflettevo sul fatto che avere una famiglia numerosa non sempre è sinonimo di allegria e felicità. Tutti una volta o l'altra abbiamo pensato - seppure per un fugace istante - di amputare la lingua a qualcuno dei nostri familiari, o almeno di strappargli tutti i denti per farci collanine e bamboline voodoo. Fischiettate quanto volete e fingete pure di essere passati di qui per caso, tanto so di aver ragione: ci avete pensato pure voi! Lo leggo nel vostro sguardo.

Comunque, durante questa mia riflessione sulle dinamiche familiari, ho pensato a coloro che vivono realtà ben peggiori della mia: io almeno ho momenti fugaci di istinti omicidi che poi passano, ci sono persone che hanno invece solo momenti fugaci di NON istinti omicidi, che a ben guardare... è proprio una brutta, brutta cosa. Un pensiero ha portato a un altro pensiero e poi a un altro e un altro ancora, fino a che nella mia mente ha preso forma un'idea. E' stata una folgorazione.

"Daniele!"

"Mh" l'avevo distolto da qualcosa.

"E se scrivessi un libro sulle dinamiche familiari soprannaturali? Cosa ne dici?"

"Eh." tradotto: "Di che accidenti stai parlando?"

"Be', le dinamiche familiari sono già abbastanza difficoltose tra esseri umani, pensa come potrebbero essere tra esseri soprannaturali. Magari immortali. Demoni?"

"Mh-hm" tradotto: "Ok, vai avanti."

"Non una semplice faida, qualcosa di più complesso... pensa se ad essere incazzatissimi tra loro fossero (spoiler, spoiler, spoiler). Dici che potrebbe funzionare?"

Silenzio.

I silenzi sono la cosa peggiore, non so mai cosa sta pensando. Non rientrano in una categoria specifica e quindi non sono interpretabili.

Dopo una decina di secondi però, finalmente sentii: "Ok."

Era fatta! L'idea era buona.

Quella sera stessa, di ritorno dalla cena con i miei, iniziai a scrivere la sinossi del libro "L'inganno" che poi si trasformò nella saga "La Stirpe di Belial".


L'inganno, il primo volume della saga "La Stirpe di Belial" è in vendita su Amazon in versione cartacea e ebook.

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